22 luglio, 2010

Acqua pubblica o privata ?

Sono state depositate 1 401 192 firme che chiedono un referendum abrogativo alla legge sulla privatizzazione dei servizi idrici.
1 401 192 persone ( ma in Italia sicuramente sono molte di più ) che si rifiutano di pensare un futuro nel quale anche l'acqua magari si comporterebbe come la benzina: un giorno il prezzo al litro sale, un giorno scende (raramente) e così via.
Ma non solo persone singole hanno deciso che questa strada, intrapresa dai nostri cari e amati rappresentanti politici (chissà chi rappresentano realmente), non era quella corretta; infatti in Lombardia si sono mobilitati circa 66 comuni (altri 37 pare lo abbiano comunque fatto in un secondo momento): infatti in Lombardia, una legge regionale stabilisce che se almeno 50 comuni chiedono di indire un referendum riguardo ad una legge o ad un provvedimento, la regione è obbligata (in particolare la giunta regionale) è costretta a dar loro retta e quindi promuovere poi nei confronti del governo questo referendum.

Ora il comitato ha fatto richiesta al Governo di emanare un provvedimento legislativo che disponga la moratoria degli affidamenti dei servizi idrici previsti dal decreto Ronchi, almeno fino alla data di svolgimento del referendum.
Due diverse risoluzioni del Parlamento europeo affermano a chiare lettere il principio che l'acqua è un “bene comune dell'umanità” mentre gli organismi dell'UE hanno a più riprese evidenziato che “alcune categorie di servizi non sono sottoposte al principio comunitario della concorrenza”. (La Stampa)
Ecco a cosa si faceva riferimento parlando delle diverse risoluzioni del parlamento europeo:

- Innanzitutto questa è la nota di presentazione della legge approvata al senato nei mesi scorsi:

4 novembre 2009, il Senato della Repubblica ha approvato definitivamente il decreto legge 135/09, dal titolo "Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee".

- Queste invece sono le due note del Parlamento Europeo a difesa di uno dei fondamentali beni comuni per tutta l'umanità:

1) Risoluzione Europea 11 marzo 2004, "Strategia per il mercato interno, priorità 2003-2006", paragrafo 5: "Essendo l’acqua un bene comune dell’umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno".

2)Risoluzione Europea 15 marzo 2006, "Risoluzione del Parlamento europeo sul quarto Forum mondiale dell’acqua", paragrafo 1: "Dichiara che l’acqua è un bene comune dell’umanità e come tale l’accesso all’acqua costituisce un diritto fondamentale della persona umana; chiede che siano esplicati tutti gli sforzi necessari a garantire l’accesso all’acqua alle popolazioni più povere entro il 2015".

Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

Nessun commento:

Posta un commento