03 gennaio, 2013

Un viaggio alla ricerca..

Dopo molto tempo mi trovo a scrivere su questo mio diario personale che è un po' il termometro del mio stato d'animo, e come tale si misura solo in alcune occasioni (questo spiega come mai scriva così pochi post all'anno).
Mi trovo in un periodo diverso dalla mia vita, forse, anzi sicuramente, il primo periodo in cui mi rendo conto quanto sia importante stare bene con se stessi (questo non implica che lo sia completamente ).
Mi trovo in Francia da ormai quattro mesi, anche se in realtà sono tornato due volte in Italia e sono stato a Barcellona per un week end lungo in ottobre, e ho tutto il tempo (che in realtà scopro a posteriori non essere mai sufficiente) per dedicarmi ai miei interessi (escludo il calcio perchè non giocandolo nel vero senso della parola, sono in forte astinenza).
E così oltre alle esperienze che rimarranno indelebili nei miei ricordi, ieri, tornando da Parigi, ho avuto la sensazione di sentirmi veramente un cittadino europeo. E' stato un attimo, indescrivibile, composto forse da considerazioni brevi quanto sommarie relative al tipo di viaggio che stavo facendo, ai miei compagni e nel luogo e periodo nel quale stavo viaggiando.
Dopo una settimana corta passata a Parigi per l'ultimo dell'anno ospitati a casa di amici, nella quale sono riuscito insieme a rivedere Notre-Dame, la tour Eiffel, la Senna e gli Champs Elysées grazie ad un'ottima guida e compagna, ho deciso nonostante un po' di incertezza e mistero ( gigante... ) di fare ritorno nella Capital du Vin in covoiturage, che altro non è che la condivisione di una macchina e delle spese di viaggio con altre persone, una delle quali mette a disposizione il proprio mezzo.
Partiamo da Parigi, io e 4 francesi, due parigini, un bordelais e un non ben identificato.
Il viaggio attraverso il cuore della Francia (in realtà il cuore pulsante è in tutto e per tutto Paris) è stato un viaggio sommerso nei pensieri riguardo al mio futuro (prossimo soprattutto) e nei pensieri dei soldati raccontati da Paolo Giordano ne "Il corpo umano". Le pause per sgranchirci un po' le gambe, nonostante la macchina fosse molto comoda e con sedili posteriori spaziosi, tanto che riuscivo a distendere completamente le gambe, sembravano non finire mai.
Alla fine del libro, uno dei pochi che ho letto negli ultimi anni ( mannaggia a me ), guardando il paesaggio fuori dal finestrino ho lasciato alla mia testa libertà d'azione riguardo ai miei pensieri. Ed è come se avessi ripercorso i miei anni evidenziando quegli avvenimenti che ci hanno segnato, ci hanno fatto gioire, sentire liberi e forti, o ci hanno fatto preoccupare, messo ansia e sembravano insuperabili.
E quando ho deciso di ritornare padrone dei miei pensieri, di smettere di lasciarmi cullare, ho provato a immaginarmi come sarà la mia vita; o meglio le mie vite, perchè quando uno sogna si accorge sempre che qualcosa che ha pensato o scritto potrebbe essere migliore, ragiona sul fatto che qualcosa potrebbe essere cambiato per dar maggiore spazio ai sentimenti, o invece ai valori, a se stesso o invece agli altri.
Il tutto è stato concesso dal fatto che nel sedile posteriore i due miei co-viaggianti si erano addormentati e che evidentemente, il guidatore e il primo passeggero avevano finito di raccontarsi le loro storie o finito di scambiarsi le loro opinioni riguardo non so cosa.
E' stato un percorso che non si è limitato alla scoperta del paesaggio, per me nuovo, che stavamo attraversando, ma che sicuramente mi rimarrà impresso per quanto, sinceramente dopo molto tempo, ho potuto pensare, in maniera disinteressata e libera, a me stesso e al mio Grande Viaggio..

04 luglio, 2012

Stasera è una di quelle serate estive, o meglio semi festive; sei in estate ma gli esami non sono ancora finiti, fuori c'è uno di quei classici finti temporali, tanto fumo e niente arrosto (almeno per ora), quindi in realtà la Tua estate non è ancora cominciata del tutto.
Oggi stavo ripensando, grazie ad una stupida app, alla cartina dei miei viaggi, a tutti i posti che ho toccato e sui quali, sempre in quella semplice app, ho messo una bandierina di passaggio.
E li ho fatti scorrere tutti, alcuni li ricordavo meglio, altri li ricordavo un po' alla lontana, magari anche confondendoli tra di loro. E ho pensato a quanto sarebbe bello un giorno poter tornare in ciascuno di quei posti e vedere come sono cambiati, vedere se sono ancora uguali all'ultima volta che li ho visti.
Sarà lo spirito del viaggiatore che ho in me, ma un giorno nella vita, mi piacerebbe tornare a rivederli, alcuni in particolare. Quelli che mi hanno regalato più emozioni.
Non so la piazzetta all'isola d'Elba dove ho trascorso più di dieci anni di vacanze, l'hotel di Parigi, il mio primo viaggio con la ragazza che amo, la piscina dell'hotel in Tunisia nel quale mi sono buttato vestito la sera che l'Italia ha vinto i mondiali nel 2006, la cabina sull'isola di Mull dalla quale chiamavo, rossa, in alto rispetto alla strada, a poche decine di metri dal mare freddo, anche se estivo, scozzese..e tanti altri posti che hanno significato qualcosa per me..posti dei quali ho portato via qualcosa che rimarrà per sempre nel mio cuore..
Ma in fondo qualcuno mi suggerisce sempre che ci sono molti posti da scoprire, molte bandierine da mettere ancora su quella cartina, semplice e stupida, ma che in realtà mi aiuta a rivivere emozioni..
E allora spero di poter segnare sulla cartina, con la stella dei posti preferiti, anche Valencia e Berlino (Londra c'è già), e strappare da queste due città qualcosa di indimenticabile..

21 settembre, 2011

E che sarà mai un declassamento..

Standard & Poor's ha deciso giocando d'anticipo su Moody's di declassare il livello di rating del nostro Belpaese.
Ormai ci siamo quasi abituati, sta succedendo anche a nazioni messe molto meglio di noi come gli Usa.
Quello che però ho finalmente sentito dire da qualcuno pubblicamente, ed in particolare dal giornalista di radio 24 Oscar Giannino, a "la versione di Oscar", è che abbiamo una classe politica che non sta facendo nulla di serio, prendendo decisioni anche impopolari per raddrizzare questo paese.
Anzi una cosa la stanno facendo, più tasse e più tagli.
Ma questa non è una soluzione! E' un palliativo che va bene per un breve periodo, ma a lungo termine non risolvono un bel niente, anzi creano immobilità che poi è ancora più difficile da debellarla, e la spirale continua a peggiorare.
Dobbiamo ringraziare chi quest grande debito ce l'ha creato, quindi ringraziamo i politici degli anni '80, ma adesso dobbiamo fare qualcosa se non vogliamo diventare come la grecia o l'argentina di qualche anno fa.
La situazione non è così tranquilla come ci vogliono far credere, il pareggio di bilancio deve essere raggiunto prima di tutto combattendo gli sprechi che ci sono in questo paese.
Purtroppo ci siamo resi conto che la nostra classe politica è composta da incompetenti, leccapiedi, schiavi di padroni, falsi e persone che non siamo ancora riusciti a capire se stiano su questo mondo oppure vivano un percorso tutto loro.
Serve una reazione forte, forse non basta più neanche il voto come mezzo di espressione delle proprie volontà.
Si sta creando una spirale nella quale la gente che non si lascia manipolare, e non pensa solo alle feste e alle partite di calcio (nonostante io sia un grandissimo appassionato), ha raggiunto il limite di sopportazione.
Urge un cambiamento !!

21 agosto, 2011

holiday in Hrvastka..

E anche per quest'anno le vacanze estive tanto sognate e attese sono terminate.Una settimana in Croazia con la compagnia è volata, e si ritorna in quel di Brescia, a patire il caldo afoso e umido. Mais c'est la vie, non?

08 agosto, 2011

London's park..

Tornato da Londra e già ributtato nella realtà italica.
Ma una parte di cuore è rimasta a Londra, città fantastica da vivere.
Si perchè è vero che ci sono monumenti, musei e storia da visitare, ma Londra ha la sua bellezza nella vita che la popola; una vita che sembra quasi potersi toccare o respirare.
Non sto qua ad elencare quali musei ho visto, il cambio della guardia a Buckingham palace (che è veramente uno spettacolo, dovrebbero venderne i biglietti), o quali monumenti ho visto gironzolando la città (il centro città); ma preferisco sottolineare una cosa che mi ha colpito tantissimo: la grandezza dei parchi che hanno nel centro; in particolare Hyde park, dal quale il mio albergo distava pochi metri, mi ha impressionato.
Siamo arrivati di domenica, quindi siamo fortunatamente riusciti a vedere l'esposizione di quadretti e di targhe vintage degli espositori di strada; abbiamo poi visto il corner of speech, angolo messo a disposizione la domenica per chiunque voglia fare un discorso aperto alla cittadinanza (c'erano i personaggi più diversi tra loro!!). Il parco era pieno di gente: e quando dico pieno intendo che era veramente affollatissimo, chi giocava a calcio (avrò visto più di 10 partite ), chi prendeva il sole, chi era riunito con i propri amici, bambini che giocavano, anziani che passeggiavano e si godevano la bella giornata di sole. Un parco veramente vissuto.
Continuando la nostra camminata siamo arrivati al fiume che attraversa hyde park, nel quale scorrazzavano pedalò (saranno stati, nella zona che vedevamo noi, almeno una cinquantina)..siamo rimasti quasi increduli di vedere dentro ad un parco un fiume, e in più la gente che ci entrava coi pedalò..!!
Fantastico, mi sono ripromesso di ritornarci molto presto, per vedere quello che non sono riuscito a visitare e magari, perchè no, rigodermi ancora qualche momento ad hyde park..